Totalizzazione periodi contributivi per il lavoro svolto all’estero
Il regolamento CEE n. 1606/98, ha esteso ai pubblici dipendenti e con decorrenza dal 25.10.98 la possibilità di cumulare i periodi assicurativi relativi al lavoro svolto in uno Stato membro dell'Unione Europea mediante l'istituto della "totalizzazione" e del calcolo della pensione in "pro-rata".
Il regolamento è applicabile immediatamente negli stati facenti parte dell'Unione Europea.
La totalizzazione consiste nell'accertamento del diritto a pensione, secondo la normativa vigente, procedendo alla somma dei periodi contributivi sia italiani che esteri che non siano coincidenti.
E' possibile prendere in considerazione periodi lavorativi resi anche prima del 25.10.1998.
E' possibile altresì procedere al riesame di trattamenti pensionistici già in essere alla data del 25.10.98, a condizione che gli interessati possano vantare i requisiti anagrafici e di anzianità contributiva, compresi i periodi oggetto della totalizzazione, vigenti a tale data e per il medesimo titolo di collocamento a riposo.
Se la richiesta di riesame è stata avanzata entro due anni dal 25.10.98, il diritto decorrerà da tale data; se la richiesta è stata avanzata dopo i due anni, i diritti per i quali non sia intervenuta decadenza o prescrizione decorrono dalla data della richiesta, fatte salve le disposizioni più favorevoli della legislazione di qualunque Stato membro.
Le istanze tendenti ad ottenere la valutazione di periodi di assicurazione vantati nell'ambito di un paese aderente all'Unione Europea hanno lo scopo di incrementare l'anzianità contributiva del richiedente ai fini dell'acquisizione del diritto ad una prestazione pensionistica nazionale ovvero, in caso di situazione previdenziale già definita, di beneficiare dei riflessi che una maggiore anzianità contributiva può comportare.