Corso di studio in breve
L’ammissione alla Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli è riservata ai laureati in Medicina e Chirurgia.
Per conseguire il titolo di Specialista in Medicina interna, lo specializzando deve acquisire i crediti formativi previsti, articolati in 5 anni di corso. Al termine di ogni anno vi è l’esame di verifica dell’apprendimento per il passaggio all’anno successivo.
Il numero di iscritti alla Scuola è di 10-12 per ogni anno di corso.
Il compito della Scuola è di formare Specialisti in Medicina Interna in grado di gestire l’ammalato complesso attraverso un percorso di approfondite conoscenze scientifiche e professionali nell’ambito della fisiopatologia medica, della semeiotica medica funzionale e strumentale, della metodologia clinica, della medicina basata sulle evidenze, della clinica medica, della terapia medica e competenza nella gestione dell’urgenza.
Attraverso obiettivi formativi integrati, lo specializzando acquisisce approfondita conoscenza teorica e competenza professionale nel riconoscimento e nel trattamento delle malattie cardio-vascolari, respiratorie, renali, gastroenterologiche ed epatologiche, allergologiche ed immunologiche, reumatologiche, ematologiche, endocrinologiche, metaboliche, infettivologiche e nell’utilizzazione della terapia antibiotica, nonchè la farmacologia clinica e della gestione dei disordini dell’equilibrio idro-elettrolitico.
Lo specializzando viene addestrato: a) all’interpretazione dell’elettrocardiogramma, dell’equilibrio acido-base, dell’emogasanalisi e della spirometria; b) alle indicazioni cliniche ed interpretazione dei più comuni esami di diagnostica per immagini; c) a praticare ed interpretare una ecografia internistica; d) a praticare una ventilazione non invasiva; e) ad acquisire competenze sulle tecniche di base di rianimazione cardiopolmonare (BLS); f) ad inserire il sondino naso-gastrico, di praticare paracentesi e toracentesi e aspirazione di fluido sinoviale; g) a saper gestire il trasferimento, in sicurezza, di pazienti critici mediante addestramento a praticare defibrillazione cardiaca, ossigenoterapia, assistenza ventilatoria (meccanica e manuale), posizionamento di un catetere venoso centrale, sondaggio gastrico e intestinale, anche nel paziente comatoso, tamponamento di emorragie.
Tra gli obiettivi formativi lo Specializzando deve: a) approfondire e aggiornare le conoscenze di biologia molecolare, eziopatogenesi e fisiopatologia per interpretare i fenomeni clinici nella loro interezza sulla base delle relazioni fisiopatologiche tra differenti organi ed apparati; b) acquisire conoscenze di epidemiologia, di metodologia e di semeiotica fisica, di laboratorio e strumentale; c) saper utilizzare le moderne metodologie diagnostiche ed applicarle in maniera appropriata nelle diverse condizioni cliniche; d) essere in grado di formulare una corretta diagnosi passando attraverso un percorso di diagnosi differenziale, saper impostare e gestire una corretta terapia.
Il raggiungimento di tali obiettivi passa attraverso una serie coordinata di percorsi formativi ed interazione con qualificate figure e strutture specialistiche; seminari didattici, attività ambulatoriale, consulenze, e discussione interattiva di casi clinici, nonché il rapporto quotidiano con il paziente.
La formazione dello Specializzando avviene su tre UOC di Medicina Interna, di cui una con annesso pronto soccorso e terapia sub intensiva.
Lo specializzando frequenta i reparti ed ha un tutor, ha responsabilità e gestione diretta del paziente, in base alle competenze raggiunte. Partecipa ai turni di guardia divisionale o interdivisionale assumendo la responsabilità in prima persona (con possibilità di consultazione del tutore) almeno nei turni degli ultimi due anni.
La preparazione prosegue con la frequenza in primarie UO di pronto soccorso, dove si completa la preparazione all’assistenza del malato critico e all’addestramento alle manovre rianimatorie. E’ previsto un periodo di frequenza in reparto UTIC.
Lo specializzando viene addestrato ad eseguire un esame ecografico del collo, dell’addome, della pelvi, dei tessuti molli e un esame eco-Doppler dei grossi vasi arteriosi e venosi.
Vi è la possibilità di svolgere attività caratterizzanti elettive, anche in altre strutture cliniche Italiane e straniere, a scelta dello specializzando, utili all’acquisizione di specifiche e avanzate conoscenze nell’ambito della tipologia professionale a cui si è più interessati.
Nei 5 anni di formazione lo specializzando deve direttamente condurre, secondo le norme della buona pratica clinica, almeno tre sperimentazioni cliniche controllate.